La mostra presenta una serie di tele monocrome realizzate con un intreccio manuale all’uncinetto. Queste opere di fiber art costituiscono l’esito materiale di un progetto artistico che ha coinvolto il lavoro manuale di donne e uomini detenuti all’interno del carcere di Bollate, che hanno accolto l’invito dell’artista a collaborare, offrendo il loro tempo.

Nel corso del 2019 Nespoli ha affidato a persone detenute di età, grado di istruzione ed esperienza di vita diverse delle matasse di filo di cotone, chiedendo a ciascuna di realizzare con il punto alto una tela, senza mai disfarla durante l’esecuzione. La proposta dell’artista ha stimolato una vera e propria performance collettiva, pretesto per la creazione di un dialogo.

La mostra è frutto della collaborazione con Sesta Opera San Fedele, Laboratorio Artemisia, Fondazione Maimeri, Montali Studios, Soqquadri, ed è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Carlo Maria Martini.

«Il sostegno alla mostra – sottolinea p. Casalone SJ, presidente della Fondazione – nasce proprio dalla cura che il Cardinale ha sempre manifestato per la realtà delle carceri. La sua attenzione si rivolgeva non solo alla questione in generale, ma alle detenute e ai detenuti che in esse scontano la pena, e a tutte quelle iniziative formative che li vedono coinvolti con il loro tempo e i loro talenti».

 

La mostra resterà aperta fino al 15 febbraio 2022. Orari di visita: martedì-venerdì dalle ore 16 alle 19, sabato dalle 14 alle 18, al mattino su appuntamento. Chiuso i festivi. Ingresso gratuito.

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