RITMARE LA VITA
TEMPI DELL’ANNO LITURGICO
Tempo di Quaresima
Dissensi e consensi tra fratelli
Prima parte
Dissensi e consensi tra fratelli
Seconda parte
Tempo di Pasqua
Messaggio per la Pasqua, 21 aprile 1984
Omelia di Pasqua, 3 aprile 1983
La vittoria del Risorto in noi
Tempo di Natale
Omelia di Natale, 25 dicembre 1981
Il presepio: silenzio e parola
Omelia di Natale, 25 dicembre 1986
Un’attenzione nuova per la vita di ogni giorno
Omelia di Natale, 24 dicembre 2001
Impariamo ad andare a Betlemme
Tempo di Natale – I Profeti
1° PUNTATA
I Profeti – Elia
2° PUNTATA
I Profeti – Isaia
3° PUNTATA
I Profeti – Giona
4° PUNTATA
I Profeti – Geremia
5° PUNTATA
I Profeti – Ezechiele
6° PUNTATA
I Profeti – Daniele
Quattro personaggi del Vangelo
1° PUNTATA
La samaritana
2° PUNTATA
Abramo
3° PUNTATA
Il cieco nato
4° PUNTATA
Lazzaro
Come comunità di credenti la nostra vita è scandita da vari momenti. Le parole di Martini ci accompagnano nei tempi fondamentali dell’anno liturgico e ci aiutano a trovarne il senso profondo. La parola di Gesù ci offre l’occasione di mettere in pausa il rumore del trantran quotidiano per riflettere sul significato autentico della nostra vita.
Tempo di Quaresima
Dissensi e consensi tra fratelli
A partire dal vangelo di Matteo, 18,15-20 Martini guida la lectio divina sul tema del dissenso e del consenso tra fratelli. Un argomento molto attuale in questo tempo in cui ci interroghiamo sulle radici dei conflitti e sulle vie della pace.
Terzo quaresimale, Discorso alla Chiesa, duomo di Milano, 12 marzo 2002
DISSENSI E CONSENSI TRA FRATELLI
PRIMA PARTE
Le comunità non sempre vanno d’accordo, Gesù stesso lo riconosce. Tuttavia, per camminare insieme sono necessari alcuni punti fermi. In questa prima parte Martini guida l’ascoltatore nella lectio anzitutto analizzando la struttura del testo di Matteo, poi illustrando paralleli in altri passi del Vangelo, infine mettendo in evidenza le parole chiave.
DISSENSI E CONSENSI TRA FRATELLI
SECONDA PARTE
Nella seconda parte della lectio Martini affronta i temi centrali del Vangelo di Matteo, primo tra tutti l’importanza della correzione fraterna. Martini pensa alle grandi contrapposizioni, cioè alle guerre e ai conflitti, ma anche alle nostre piccole comunità quotidiane, in famiglia, sul lavoro, in parrocchia. È Gesù stesso a chiederci di superare la paura del dialogo e la mancanza di fiducia per non cadere nelle logiche della contrapposizione e creare un clima veramente comunitario.
TEMPO DI PASQUA
MESSAGGIO PER LA PASQUA
Messaggio per la Pasqua, 21 aprile 1984
TEMPO DI PASQUA
OMELIA DI PASQUA – LA VITTORIA DEL RISORTO IN NOI
Maria di Magdala di fronte al sepolcro vuoto piange la morte di Gesù, è tanto sconvolta da non vedere i segni della resurrezione. Dietro a questo pianto inconsolabile, intravediamo noi stessi, che crediamo nella resurrezione, ma facciamo fatica a trovare i segni del Risorto perché coltiviamo un’illusoria idea che tutto debba cambiare all’improvviso, e quando questo non avviene cadiamo nella delusione. Ma la vittoria del Risorto avviene in noi e, attraverso di noi, nella società. Noi diventiamo il principio di un mondo nuovo.
Omelia di Pasqua, Duomo di Milano 3 aprile 1983
TEMPO DI NATALE
OMELIA DI NATALE – IL PRESEPIO: SILENZIO E PAROLA
Il presepio è una scena senza parole, è un avvenimento che si svolge nel silenzio in cui nessuno parla.
Eppure, nel Vangelo di Luca, questa scena viene chiamata per tre volte in greco “parola” (anche se in italiano è tradotta in modi diversi). Il Natale infatti è un evento che parla e che offre una speranza per ciascuno di noi. Per noi che, come i pastori, aspettiamo un evento nella notte, per noi che, come Maria, attendiamo la nascita di un bambino, per noi che, come Giuseppe, cerchiamo una casa.
Omelia del giorno di Natale, Duomo di Milano 25 dicembre 1981
TEMPO DI NATALE
OMELIA DI NATALE – UN’ATTENZIONE NUOVA PER LA VITA DI OGNI GIORNO
Il brano della Natività del Vangelo di Luca non si apre con un elogio di Gesù, anzi di Gesù non si parla affatto in prima persona, eppure sarà l’eroe di tutto il resto della storia. Luca ci parla di altro: del viaggio di Maria e di Giuseppe, dei pastori. Però Gesù, fatto bambino, è nel cuore dei fatti. Martini si rivolge a tutti noi, chiamandoci ad essere personaggi di un presepe ideale che abbraccia l’universo, ad essere comparse intorno al Signore, comparse vive, attive, responsabili. Come i pastori che corrono a salutare Gesù, come Maria e Giuseppe che curano il bambino, Martini così ci invita ad essere protagonisti dell’azione evangelica del farsi prossimo a tutti coloro che vivono debolezze, povertà e fragilità attorno a noi.
Omelia di Natale, Duomo di Milano 25 dicembre 1986
TEMPO DI NATALE
OMELIA DI NATALE – IMPARIAMO AD ANDARE A BETLEMME
Nel buio di una notte oscura nasce un bambino, nasce Gesù salvatore. La parola si è fatta carne, debole e tremolante come la luce di una candela, debole come noi. Le guerre e gli odi non potranno oscurarla perché la luce vince le tenebre della morte con la vita, l’odio con l’amore, la menzogna con la verità.
L’invito che Martini ci rivolge è: andiamo a Betlemme! Impariamo, cioè, a trovare la luce di Dio là dove si si rende presente, nella realtà umile della nostra vita con tutte le sue contraddizioni e sofferenze, sotto tante apparenze sconcertanti, nel volto di tutte le persone che hanno bisogno di noi.
Omelia del giorno di Natale, Duomo di Milano 24 dicembre 2001
Tempo di Natale – I Profeti
Avvicinandosi al Natale, Martini presenta le storie di sei uomini che hanno messo Dio al centro della loro esistenza. I profeti erano persone comuni, timidi come Geremia o disobbedienti come Giona, ed hanno vissuto persecuzioni ed esili. Le loro vite raccontano di grande forza ma anche profonda debolezza. Ciascuno suscita un interrogativo che ci guida nella riflessione dell’oggi e una preghiera che ci accompagna verso il Natale.
Interventi dalla novena di Natale per la Federazione degli oratori milanesi, dicembre 1996
1° PUNTATA
I PROFETI – ELIA
Elia combatte contro le ingiustizie e contro gli idoli, contro tutto ciò che riteniamo erroneamente importante: per capire l’essenziale impariamo con Elia ad ascoltare in silenzio la parola di Dio.
2° PUNTATA
I PROFETI – ISAIA
3° PUNTATA
I PROFETI – GIONA
4° PUNTATA
I PROFETI – GEREMIA
5° PUNTATA
I PROFETI – EZECHIELE
6° PUNTATA
I PROFETI – DANIELE
Quatro personaggi del Vangelo
La voce di Martini ci guida alla scoperta di quattro personaggi del Vangelo. Uomini e donne che incontrano Gesù nella loro quotidianità, episodi accaduti millenni fa, ma che si connettono alle domande più profonde degli uomini e delle donne di oggi. Quattro storie che fanno risuonare le corde dell’animo umano: la difficoltà e la necessità di un dialogo autentico con l’altro; il desiderio di vivere rapporti intensi e sinceri; la ricerca di una vita vissuta appieno; il mistero della morte.
Conversazioni radiofoniche settimanali in preparazione alla Pasqua del 1980
sul tema Battesimo e liberazione pasquale.
1° PUNTATA
LA SAMARITANA
È un evento inusuale nella storia dell’umanità il dialogo tra un uomo e una donna riguardo ai più profondi valori umani. Oltre alle differenze di genere, si esprimono qui due mondi culturali che si detestano cordialmente, due persone distanti e immerse in pregiudizi inveterati. Gesù, accogliendo la sua storia personale e favorendo un chiarimento interiore, riesce a superare l’incomprensione e a creare un incontro autentico con la Samaritana.
2° PUNTATA
ABRAMO
“La verità vi farà liberi”: Gesù si rivolge ai suoi interlocutori. Che cosa sentiamo intimamente di fronte a questa frase? Per alcuni ha una risonanza positiva; per altri al contrario appare insignificante. La libertà che ci propone Gesù è la radice di tutte le altre: è liberazione dalla vita falsa e inautentica; è la libertà di vivere serenamente nella casa del Padre, superando le idolatrie. Questa è la liberazione capace di cambiare la qualità delle relazioni e della convivenza sociale.
3° PUNTATA
IL CIECO NATO
Il cieco nato vive una realtà dai contorni grigi e indistinti, un’esistenza ripetitiva alla ricerca di un’elemosina. È un uomo rassegnato, adagiato nella propria immobilità. Una situazione non dissimile da quella che capita di vivere anche a noi oggi. Quando lo incontra, Gesù sceglie di non guarirlo subito, ma gli chiede innanzitutto di alzarsi e prendere in mano la sua esistenza per tornare a essere una persona viva e vera.
4° PUNTATA
LAZZARO
Gesù piange. Piange per la morte dell’amico, piange condividendo il dolore dei familiari, piange di fronte a un dolore inspiegabile come è quello della morte, proprio come accade a ciascuno di noi. La risurrezione di Lazzaro è l’ultimo segno, di lì a poco inizierà il calvario, e Gesù, guardando il sepolcro chiuso dell’amico, conoscendo il proprio destino, di fronte all’assurdo e al nulla della morte, piange.