Si è aperto con le domande di alcuni giovani di oggi (esattamente come avvenne per la Scuola della Parola, ideata da Martini dopo avere ascoltato gli interrogativi di alcuni ragazzi dell’Azione cattolica) l’incontro di sabato pomeriggio, dedicato a metodo, testimoni e frutti dell’esperienza della Scuola della Parola. Incontro che ha inaugurato la tre giorni “Silenzio e Parola”, promossa dalla Fondazione Martini dal 5 al 7 maggio a Milano.

Riprendendo gli interrogativi dei giovani, è salito sul palco mons. Franco Agnesi, recentemente nominato Vicario generale dell’Arcidiocesi ambrosiana e a suo tempo collaboratore di Martini nei primi cicli di serate nel Duomo di Milano.

 

 

A mons. Paolo Bizzeti, gesuita, Vicario apostolico dell’Anatolia, è stato chiesto invece di approfondire il metodo con cui Martini approcciava il testo biblico e ne proponeva la meditazione, mettendo in luce in particolare le connessioni con gli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti. La sua relazione è stata introdotta dalla proiezione di alcuni passaggi delle videointerviste a Francesco Rossi De Gasperis, Silvano Fausti, Enzo Bianchi, Franco Brovelli, Maria Cristina Bartolomei, Pietro Bovati, sul rapporto tra Martini e la Scrittura.

 

 

Nella terza parte del pomeriggio hanno preso la parola quattro persone che diversi anni fa frequentarono le lectio del Cardinale e oggi sono protagonisti, a vario titolo, della vita sociale, civile ed ecclesiale milanese: Giovanni Colombo, Elena Parasiliti, don Enrico Parolari e Anna Scavuzzo.

 

 

In conclusione è intervenuto mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, che durante l’episcopato di Martini ha ricoperto vari incarichi, in particolare nella formazione e nell’accompagnamento dei seminaristi, e ha raccontato il suo ricordo dell’esperienza della Scuola della Parola e la sua valutazione su come, oggi, essa andrebbe proseguita e attualizzata. Dopo l’arcivescovo, si è svolto un momento finale di sintesi e risonanze sull’incontro ed è stato proiettato un breve video dello stesso Martini.

 

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